Descrizione
Lurate Caccivio - All'interno di un contesto abitativo di sole 9 famiglie vendesi trilocale in classe energetica B al piano secondo composto da ingresso, soggiorno con finestra, balcone e camino, cucina con balcone, disimpegno, camera da letto, camera da letto con balcone, bagno. L'immobile è stato costruito negli anni 70. L'appartamento è in fase di ristrutturazione totale. E' dotato di riscaldamento a pavimento, infissi nuovi in pvc con tapparelle nuove elettriche, predisposizione climatizzatori (costo macchine euro 4.000), impianti nuovi, porta blindata, bagno completamente ristrutturato, porte interne nuove, pavimentazioni nuove con possibilità di scelta da parte dell'acquirente. E' possibile avere le tende da sole ad euro 4.000. Il condominio ha una pompa di calore di nuova generazione, cappotto, fotovoltaico, rifatti i pavimenti dei balconi e le ringhiere messe a norma.
Adiacente al condominio vi sono disponibili molti parcheggi auto comunali.
Le spese condominiali si aggirano su circa 150 euro mensili e comprendono, oltre ai costi classici di amministrazione, anche il consumo di acqua calda e fredda e il riscaldamento.
Possibilità di box a parte ad euro 20.000. Con recupero fiscale del 50% del costo di costruzione.
La costruzione dista a solo pochi metri da servizi primari come scuole e negozi, da comprare!
Per maggiori informazione Giuseppe Greco 3472205310
Lurate Caccivio è un comune italiano di 9 731 abitanti della provincia di Como in Lombardia. Ha una superficie territoriale con un'altimetria che varia dai 322 m s.l.m. ai 414 m s.l.m. Il 2 dicembre 2010 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha insignito il comune di Lurate Caccivio del titolo di città.
Il territorio di Lurate vede già la presenza di popolazioni celtico-galliche degli Insubri in epoca pre-romana, penetrati in Italia intorno al 500 a.C. Del primitivo insediamento pre romano di Lurate non è mai emerso nulla, invece, nel secolo scorso, è stata scoperta la necropoli romana nell'area cimiteriale di San Pietro, dove sono state rinvenute alcune tombe di epoca pre-cristiana.
Lurate divenne un feudo dell'abbazia benedettina di San Simpliciano di Milano per concessione pontificia e nacquero il Castello, residenza dell'abate, e la frazione di Caccivio. Un ulteriore monastero fu costruito nell'XI secolo ai piedi del colle di Castello, tra le odierne vie Umberto I e Regina Margherita, con l'attuale "Corte del Bia" a fungere da orto.
Il feudo nel 1197 viene diviso fra due Comuni: quello di Lurate Abbate e quello a sud di Caccivio Comasco.
Nel XIV secolo “el locho da Luyrago de l’Abà” risultava inserito nella pieve di Appiano (da un punto di vista ecclesiastico soggiacente all'arcidiocesi di Milano), mentre “Cazivio” nella pieve di Fino (amministrativamente dipendente dalla Provincia di Como, seppur la parrocchia fosse comunque meneghina). Dal 1374 fin'oltre la metà del XVIII secolo, il feudo di Lurate Abbate si estese al territorio di Oltrona di San Mamette.
Nel XV secolo i monaci benedettini costruirono un terzo monastero, situato nella località ancor'oggi denominata "Benedetta".
In periodo di Controriforma, ai benedettini fu revocata l'amministrazione delle parrocchie di Caccivio (1577), Castello (1627) e Oltrona (1633), le quali vennero affidate a tre rispettivi sacerdoti.
Inserite in pievi diverse anche attorno alla metà del XVII secolo, nel 1751 le comunità di Lurate Abbiate e di Caccivio risultarono far parte entrambe della pieve di Appiano. Nello stesso anno, il comune di Lurate Abbate comprendeva già i cassinaggi di Castello, Monte, Benedetta e Malpaga, mentre il territorio di Caccivio si estendeva già al cassinaggio di Colombaro.[
La divisione comunale tra Lurate e Caccivio finì nel 1753, quando l'applicazione dei nuovi ordinamenti amministrativi emanati da Maria Teresa d'Austria sanciscono il ritorno della comunità cacciviese nel feudo benedettino di Lurate Abbate, che per l'occasione fu ridenominato "Lurate Abbate con Caccivio". La decisione fu confermata nel 1757.
Nel 1786 il comune di Lurate Abate con Caccivio seguì il destino della pieve di Appiano, inserita nell’effimera Provincia di Gallarate della Lombardia austriaca.
Con la secolarizzazione dei beni ecclesiastici voluta da Napoleone Bonaparte, i conventi vennero rilevati dalla famiglia Luraschi, mentre il feudo venne spartito tra i grandi proprietari terrieri dei Passalacqua, dei Rubini, dei Cagnola e dei Bellini. Un decreto di riorganizzazione amministrativa del Regno d'Italia napoleonico datato 1807 sancì l'annessione, da parte di Appiano, del comune di Lurate Abbate ed uniti.
La decisione fu abrogata con la Restaurazione, che comportò la ricostituzione del comune di Lurate Abate con Caccivio all'interno della provincia di Como del Regno Lombardo-Veneto.
Nel 1842 e nel 1854 si verificarono due esondazioni del Lura e poi nel 1951 e nel 1976.
Nel 1927 si modificò il nome del comune da "Lurate Abbate" a "Lurate Caccivio".